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VERSO IL MUSEO DEL PETROLIO

INSTALLAZIONE MULTIMEDIALE: UN "MUSEO PRIMA DEL MUSEO"

 

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Il gruppo di ricerca Architettura Musei Reti dell'Università di Parma, in convenzione con Gas Plus Italiana Srl e con il Comune di Fornovo di Taro, ha realizzato una installazione multimediale didattica, che permette di conoscere meglio la cultura tecnica della ricerca ed estrazione di Petrolio nel secolo scorso, a partire dalla miniera di Vallezza come luogo in cui hanno convissuto società, cultura industriale e natura.

 

L'installazione multimediale, realizzata grazie ai fondi del MIUR per la diffusione scientifica e tecnologica (PANN12_00467 Legge 6/2000) può essere visitata presso l'ufficio IAT di Fornovo di Taro, e sintetizza con la formula accattivante di un monitor multitouch, la ricerca svolta dall'Università di Parma.

 

museovirtuale

Il dispositivo raccoglie all'interno di tre sezioni buona parte del patrimonio tecnico, scientifico e culturale che rende Vallezza un luogo importante per la conservazione e la diffusione della cultura petrolifera italiana, specie negli anni tra l'inizio del XX secolo e il secondo conflitto. Le immagini possono essere osservate ad alta risoluzione ma anche inviate via mail a casa, in modo da conservare una versione "light" dei documenti e approfondire gli studi.

Sezione 1. I luoghi del petrolio

Non è possibile scindere la storia di Vallezza dai luoghi che l'hanno ospitata e che hanno contribuito alla sua costruzione. La vallata un tempo punteggiata dalle torri di estrazione, il piccolo borgo quasi disabitato di Vallezza, definito il "villaggio dei minatori", il Cantiere e le Centrali di pompaggio ancora oggi presenti nei boschi. Questa prima sezione permette di navigare tra immagini dei luoghi, mettendo a confronto il loro passato con lo stato di fatto attuale, filmati con testimonianze, e planimetrie del territorio e dei singoli edifici che consentono di conoscere meglio l'ambiente in cui si muovono i protagonisti della vicenda industriale, e che ne costituisce non solo lo sfondo, ma una vera "condizione culturale".

Sezione 2. La linea del tempo
Dopo avere conosciuto i luoghi è possibile compiere un vero viaggio nel tempo, che porta a ritroso dal tempo dei Pionieri, alla fonazione della Società Petrolifera Italiana, e i suoi ani "d'oro", e via via fino agli anni 2000 quando il sito della miniera, ormai improduttivo, viene acquisito dalla Gas Plus Italiana e si avvia il processo per renderlo un Parco Museo del Petrolio. In questo viaggio è  possibile incontrare Luigi Scotti, Fondatore della Spi nel 1905, e la sua famiglia che nei primi anni si prodiga per rendere la società un polo industriale all'avanguadia, ma si incontra anche la regina madre Margherita di Savoia, il Ministro Bottai, il Primo Ministro Mussolini, che in tempi diversi visitano la miniera negli anni Venti e Trenta, si può percepire il rapporto stretto e quasi familiare che si instaurava tra i dirigenti e gli operai, che vivevano gomito a gomito nei luoghi estrattivi, e, sullo sfondo di queste vicende, il ruolo via via crescente delle grandi compagnie petrolifere, in particolare la Esso e l'Eni, che acquisiscono in tempi diversi la miniera. Immagini, didascalie, planimetrie, video di testimonianze, e del ruolo passato di Vallezza diventano opportunità didattiche di conoscere la storia del petrolio in questa porzione di appennino.

Sezione 3. Le tecniche petrolifere
La storia di Vallezza racconta anche la corsa all'innovazione scientifica e tecnologica per l'industria estrattiva, che tra l'inizio del XX secolo e la seconda Guerra Mondiale colloca questa miniera tra i luoghi più all'avanguardia in Italia nella ricerca del petrolio e nelle tecniche estrattive. Qui si realizza il primo oleodotto italiano, un condotto di pochi chilometri che  collega la valle dei pozzi alla raffineria di Fornovo di Taro, qui si utilizza per la prima volta nel 1933 un impianto di perforazione Rotary e si da ampio spazio agli studi geologici che, tra le due guerre, occupano qui uno spazio importante per la ricerca petrolifera, grazie alla realizzazione di un laboratorio geologico all'interno dell'area mineraria.  Grazie ai documenti fotografici di archivio, alle testimonianze filmate degli ultimi lavoratori, ad alcuni utili filmati dell'istituto Luce, è possibile imparare un importante patrimonio di tecniche,

Sezione 4. I documenti
Immagini, libri, documenti storici importanti libri rari pubblicati anche da Luigi Scotti a inizio XX secolo, raccolte di articoli su Vallezza possono essere osservati ed esplorati all'interno dell'installazione per curiosare, imparare, studiare.

Tre giochi didattici interattivi per apprendere le tecniche petrolifere.
La complessità delle tecniche di perforazione ed estrazione che si sono succedute nel tempo ha richiesto che, specie per i visitatori più piccoli, si ideasse un gioco interattivo che consente attraverso l'esperienza diretta, di apprendere meglio i metodi di perforazione a percussione Pensilvano e Canadese, e il più recente metodo Rotary, ma soprattutto il metodo di espolrazione centralizzato, che consentiva di estrarre petrolio da più pozzi contemporaneamente, grazie a un motore collegato a una puleggia eccentrica, che si può visitare ancora oggi nei boschi di vallezza: una vera unicità nel  panorama dell'esplorazione petrolifera del passato.