Nello stesso anno prende sede a Fornovo la “Società Petroli Taro”, anch’essa dedita alla ricerca petrolifera. Per evitare la concorrenza, Luigi Scotti avanza una proposta d’acquisto che è presto accettata. L'acquisizione costringe però Scotti a contrarre un debito con la banca diretta dal ragioniere Angelo Pogliani. Nel maggio 1925, nella gestione della società, subentra pertanto il "Gruppo finanziario del Commendator Pogliani".

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Il documento che celebra la visita della regina Margherita di Savoia a Vallezza (4 luglio 1925)

Il 4 luglio dello stesso anno, la Regina Madre, Margherita di Savoia, si reca in visita ai pozzi di Vallezza. In quella occasione, al fine di compiacere gli ospiti, i dirigenti della società fanno versare alcuni barili di petrolio greggio nel pozzo n. 2 di Neviano, ancora inattivo, e chiedono ai sondatori di attivare la macchina di perforazione al passaggio delle autorità, in modo da inscenare la scoperta di un nuovo pozzo. 

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La Regina Madre Margherita di Savoia a Vallezza. Sulla destra si riconosce il Cav. Luigi Scotti  (4 luglio 1925)

Hanno inizio per gli Scotti gli anni della crisi. Dopo essere stato estromesso da ogni carica e influenza societaria, Scotti ha circa 70 anni e si trova ad affrontare anche la prematura perdita del figlio Ariberto. Egli dapprima tenta senza fortuna di costituire di una nuova società, e in seguito decide di ritirarsi a vita privata a Fontanellato in provincia di Parma dove muore nel Luglio 1933.

Nei primi vent’anni di vita la SPI è un eccellente modello di società petrolifera moderna che impiega metodi di perforazione estrazione e trasporto del greggio all’avanguardia.

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